Per proteggere le ossa occorre rivoluzionare il nostro sistema di abitudini che ci induce a vivere in modo automatico, in condizioni di sforzo e tensioni continue.
Possiamo far nostri alcuni accorgimenti per diventare più fluidi nei movimenti:
Sano egoismo, se i nostri gusti o interessi non sono condivisi da altri, non sopprimiamoli ma coltiviamoli in modo autonomo.
Controcorrente, impariamo ad apprezzare le nostre diversità, non dobbiamo andare sempre nella direzione seguita dalla massa.
Limiti, è indispensabile riconoscerli per chi soffre di disturbi alle ossa; ascoltare il proprio corpo ed i suoi messaggi è importante per comprendere quando stiamo andando al di là delle nostre possbilità. Alcuni segnali possono essere: fiacchezza, sonnolenza, tensione muscolare, crampi,…
Chi soffre di disturbi ossei ha bisogno di ammorbidire la corazza che si è creata nel tempo; prendiamo le cose meno sul serio ed abbandoniamoci al gioco, come fanno i bambini in modo istintivo.
Sport, è un toccasana per lo scheletro, ci permette di fermare i pensieri e farci riprendere il contatto con il nostro ritmo interno, con il quale abbiamo spesso perso sincronia.